Le donne in menopausa vanno incontro a diverse complicanze a lungo termine, in particolare:

  • osteoporosi
  • aumento del rischio di malattia cardiovascolare

Ma non solo. Soffrono infatti anche di una varietà di sintomi tra cui:

  • vampate di calore
  • sudorazione notturna
  • sbalzi d’umore
  • insonnia
  • secchezza vaginale

Questi sintomi sono tutti più o meno correlati al calo della concentrazione nel sangue degli ormoni femminili (estrogeni).

Cosa sono gli estrogeni vegetali

In casi particolari, e fortemente selezionati, questi ormoni possono essere sostituiti con ormoni di sintesi: è la cosiddetta terapia ormonale sostitutiva. Nella maggior parte dei casi però possono essere di aiuto anche gli estrogeni vegetali o fitoestrogeni, un gruppo eterogeneo di prodotti naturali che mimano in parte l’effetto degli estrogeni non più prodotti dopo la menopausa.

Fra gli estratti vegetali con potenziale attività estrogenica troviamo:

  • soia
  • trifoglio rosso
  • kudzu (una pianta originaria dell’Asia)
  • luppolo
  • liquirizia
  • rabarbaro
  • igname
  • agnocasto

Le principali fonti dietetiche di queste sostanze sono legumi e birra (ovviamente a basso tenore alcolico e nelle dosi dettate dal buon senso). Tra i primi in particolare la soia contiene isoflavoni cioè la forma più comune ed efficace di fitoestrogeni.

Come assumere gli isoflavoni

Dai risultati di una metanalisi su una popolazione non asiatica di donne in menopausa è emerso che la supplementazione degli isoflavoni della soia potrebbe essere utile anche per:

  • la riduzione del peso corporeo
  • il controllo dei livelli di glucosio e insulina nel plasma
  • il mantenimento di valori ottimali di pressione arteriosa

La loro efficacia sembra maggiore quando associati a probiotici. Sono tuttavia necessari studi di grandi dimensioni per confermare questa conclusione.

La massima dose impiegabile come integratore di isoflavoni (generalmente titolati in genisteina e daidzeina) è di 80 milligrammi al giorno: l’assunzione è associata a un miglioramento significativo della maggior parte dei sintomi, senza apparenti rischi correlati.

Fonti
– Cicero AF et al., “Combined nutraceutical approach to postmenopausal syndrome and vascular remodeling biomarkers”. J Altern Complement Med. 2013;19(6):582-7. doi: 10.1089/acm.2011.0624.
– Franco OH et al., “Use of Plant-Based Therapies and Menopausal Symptoms: A Systematic Review and Meta-analysis”. JAMA. 2016;315(23):2554-63. doi: 10.1001/jama.2016.8012.
– Kou T et al., “Effect of soybean protein on blood pressure in postmenopausal women: a meta-analysis of randomized controlled trials”. Food Funct. 2017;8(8):2663-2671. doi: 10.1039/c6fo01845a.
– Moore TR et al., “Review of Efficacy of Complementary and Alternative Medicine Treatments for Menopausal Symptoms”. J Midwifery Womens Health. 2017;62(3):286-297. doi: 10.1111/jmwh.12628.