Un nuovo report dell’Institute for scientific information on coffee ha recentemente evidenziato il ruolo dei polifenoli presenti nel caffè nella riduzione del rischio cardiovascolare. Condotto da Kjeld Hermansen del dipartimento di endocrinologia e medicina interna dell’Aarhus University Hospital (Danimarca), lo studio conferma di fatto il crescente interesse della comunità scientifica verso il ruolo antiossidante e antinfiammatorio dei polifenoli grazie alla loro funzione chiave nel metabolismo dei lipidi e del glucosio, alla base della funzione protettiva per cuore e apparato cardiovascolare.

Lo studio danese suggerisce in particolare che i polifenoli del caffè possono modificare:

  • l’assorbimento del colesterolo a livello epatico
  • la biosintesi dei trigliceridi
  • la secrezione delle lipoproteine

Un consumo moderato di caffè tra le 3 e le 5 tazzine al giorno è associato a un rischio cardiovascolare ridotto del 15 per cento

I polifenoli sono sostanze di origine vegetale e comprendono composti come flavonoidi, tannini e acidi fenolici. Sono un grande gruppo di sostanze fitochimiche e si trovano in diversi alimenti tra i quali, oltre al caffè, anche:

  • frutta
  • verdura
  • cereali integrali
  • cacao
  • vino

Ridotta mortalità per i bevitori di caffè

Nei soggetti che hanno già sofferto per un evento cardiovascolare, un consumo abituale fino a un massimo di cinque tazzine di caffè al giorno è associato peraltro a un minor rischio di morte rispetto a chi non consuma caffè.

Del resto a risultati analoghi era giunto anche uno studio pubblicato nel 2017 dagli Annals of internal medicine e firmato da ricercatori dell’International agency for research on cancer e dell’Imperial College di Londra. Secondo quella ricerca, la ridotta mortalità dei bevitori di caffè non dipende però solo da un minor rischio cardiovascolare: riguarda anche la minore incidenza di patologie del tratto digerente. I dati venivano dallo studio Epic (European prospective investigation into cancer and nutrition) relativi a più di 520mila soggetti dai 35 anni in su e residenti in 10 nazioni dell’Unione europea.

I benefici del caffè contro cancro e sindrome metabolica

È stato inoltre dimostrato che i polifenoli riducono l’attività di specifici enzimi, migliorano la funzione endoteliale e la pressione sanguigna e contrastano lo sviluppo dell’aterosclerosi. Secondo lo studio danese un moderato consumo di caffè è associato a un rischio ridotto di sviluppare:

  • diabete di tipo 2
  • sindrome metabolica
  • alcuni tipi di cancro

I limiti degli studi sul caffè

Vale la pena ricordare però che quelli citati sono solo studi osservazionali: non c’è vero gruppo di controllo e i pazienti non sono selezionati per caratteristiche. Questo implica che non sia possibile raccomandare un maggiore o minore consumo di caffè: a questo scopo sarà necessario comprendere a fondo l’azione dei polifenoli e degli altri nutrienti presenti nella bevanda. Resta vero tuttavia che un consumo moderato non è dannoso ma anzi, nel contesto di una dieta sana, potrebbe avere effetti positivi.


Fonti
– Hermansen K, “Coffee, polyphenols and cardiovascular disease”, Coffee&Health, https://www.coffeeandhealth.org/wp-content/uploads/2019/03/Coffee-polyphenols-and-CVD-report_FINAL_150319.pdf
– Williamson G., “The role of polyphenols in modern nutrition”, Nutr Bull, 2017, 42(3):226-235.
– Gomaz J.G, “Potential Role of Polyphenols in the Prevention of Cardiovascular Diseases: Molecular Bases”. Curr Med Chem, 2016, 23(2):115-28.
– Zamora-Ros R. et al., “Dietary polyphenol intake in Europe: the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC) study”. Eur J Nutr, 2016, 55(4):1359–75.
– Rodriguez-Artalejo F et al., “Coffee Consumption and Cardiovascular Disease: A Condensed Review of Epidemiological Evidence and Mechanisms”, J Agric Fd Chem, 2018, 66(21):5257–5263.
– Tajik N. et al., “The potential effects of chlorogenic acid, the main phenolic components in coffee, on health: a comprehensive review of the literature”. Eur J Nutr, 2017, 56:2215–2244.
– Mendonca R.D. et al., “Total polyphenol intake, polyphenol subtypes and incidence of cardiovascular disease: The SUN cohort study”, Nutr Metab Cardiovasc Dis, 2019, 29(1):69–78.
– Murillo A.G., “The Relevance of Dietary Polyphenols in Cardiovascular Protection”. Curr Pharm Des, 2017, 23(17):2444–2452.
– Giglio R.V., “Polyphenols: Potential Use in the Prevention and Treatment of Cardiovascular Diseases”, Curr Pharm Des, 2018, 24(2): 239–258.
– Gunter MJ et al., “Coffee Drinking and Mortality in 10 European Countries: A Multinational Cohort Study”, Ann Intern Med. 2017;167:236–247.