La maggior parte delle materie prime impiegate per produrre gli integratori alimentari e i nutraceutici è di importazione, soprattutto se a basso costo. A volte l’importazione è necessaria perché le piante medicinali o le parti di piante utilizzate per la produzione di questi prodotti non crescono in altri luoghi.
Da dove vengono le materie prime degli integratori alimentari
Le aree di provenienza sono in genere:
- Cina
- India
- Europa dell’est
E, in misura minore:
- America Centrale
- Sudamerica
- altri Paesi non industrializzati
Come capire se un integratore è di qualità?
Fondamentalmente un integratore è di qualità se:
- materie prime non sono contaminate, in particolare da metalli pesanti
- non contiene sostanze (metaboliti) potenzialmente tossiche sviluppatesi nel corso del processo produttivo. Tra queste ad esempio la citrinina, potenzialmente tossica per i reni, che si può formare durante la produzione del riso rosso fermentato
- presenta una corretta concentrazione e purificazione dei principi attivi
- la lavorazione dei principi attivi è condotta con tecniche che consentano un ottimale assorbimento da parte dell’organismo
In cosa consiste la qualità produttiva
Accanto al rispetto della normativa, le aziende più serie e affidabili producono direttamente le loro materie prime oppure si appoggiano a produttori che si attengono a standard produttivi di qualità in rispetto alle principali certificazioni nutraceutiche nazionali e internazionali. Fra queste ci sono:
- Iso 13485
- Hazard Analysis and Critical Control Point (Haccp)
- Good Manufacturing Practice (Gmp)
Alcune certificazioni riguardano specifiche materie prime: ad esempio è possibile certificare come citrinin-free gli estratti di riso rosso fermentato privi di citrinina.