La curcuma (Curcuma longa) è una spezia molto impiegata nella cucina e nella medicina orientale grazie ai suoi effetti antinfiammatori e antiossidativi, attribuiti alla presenza di curcumina.

Come agisce la curcumina

Molti studi in vitro hanno indagato i principali meccanismi d’azione di questa molecola dimostrandone:

  • una notevole capacità di inibire la formazione dei radicali liberi dell’ossigeno (Ros)
  • un effetto diretto sulla ciclo-ossigenasi di tipo 2
  • un effetto diretto sulle vie dipendenti dal fattore di trascrizione NF-kB

Il risultato è una soppressione della formazione di prostanoidi, Tnf-α e interleukina-6 che rappresentano i maggiori attori del processo infiammatorio.

Le nuove scoperte e le applicazioni cliniche

Una recentissima revisione sistematica della letteratura ha inoltre messo in evidenza le capacità della curcumina di inibire, in modelli in vitro, la produzione di mediatori dell’infiammazione tramite interazioni di vie di segnale (Jak-Stat) a monte dei loro fattori di trascrizione.

Perché la curcumina è poco usata in clinica?

Per tre ragioni:

  • Il numero limitato e l’eterogeneità dei soggetti sottoposti agli studi
  • Il suo effetto dose-dipendente
  • La ridotta biodisponibilità

Attualmente però numerosi studi stanno indagando la possibilità di aumentarne la biodisponibilità, attualmente limitata, attraverso l’utilizzo di adiuvanti o di nanotecnologie come nanodischi, micelle polimeriche, nanoparticelle e impianti polimerici.

Quali impieghi clinici per la curcumina

I trial clinici svolti finora hanno dimostrato una discreta efficacia della curcumina, in associazione con il trattamento standard, nel ridurre lo score di attività e il numero di recidive di malattia in pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa) e di ridurre il dolore nei pazienti con osteoartrosi.

In particolare, sono attualmente in corso altri studi con lo scopo di verificare l’efficacia della curcumina anche in altre patologie. Ad esempio:

  • l’artrite reumatoide
  • l’osteoartrosi
  • l’aterosclerosi
  • l’insufficienza renale cronica
  • l’asma bronchiale
  • le bronchioliti
  • il diabete mellito di tipo II

Fonti
– Tasneem S, Liu B, Li B, Iqbal Choundhary M, Wang W. “Molecular pharmacology of inflammation: Medicinal plants as anti-inflammatory agents”. Pharmacological Research. 2019;139:126-140 doi: 10.1016/j.phrs.2018.11.001
– He Y, Yue Y, Zheng X, Zhang K, Chen S, Du Z. “Curcumin, Inflammation and Chronic Diseases: How Are They Linked?” Molecules. 2015;20:9183-9213 doi: 10.3390/molecules20059183