La salute del cuore non è solo un problema per gli over 50: incominciamo a occuparcene già da giovani. Come? Con uno stile di vita sano, un’alimentazione equilibrata e l’aiuto di nutraceutici e integratori alimentari. Questo è vero sia per chi è in salute, ma a maggior ragione anche per chi già mostra segni di patologie cardiache.

I principi attivi nutraceutici per il cuore

Una revisione condotta da ricercatori dell’Università di Bologna e pubblicata nel 2017 su Current Pharmaceutical Design ha preso in esame le evidenze scientifiche disponibili dal 1980 al 2016 mostrando come l’assunzione di alcuni nutraceutici sia associata a miglioramenti di diversi parametri che valutano la funzione del cuore in pazienti con segni di scompenso. I principi attivi nutraceutici benefici al cuore sarebbero, tra gli altri:

  • biancospino
  • coenzima Q10
  • L-carnitina
  • carnosina
  • vitamina D
  • acidi grassi Omega 3
  • succo di barbabietola
  • alcuni probiotici

Cosa rende questi nutraceutici benefici per il cuore? Secondo gli studiosi dipenderebbe dai loro effetti antiossidanti, antinfiammatori, anti-ischemici e antiaggreganti.

Attenzione! L’uso sistematico di questi principi attivi come vera e propria terapia protettiva per il cuore è però ancora controverso: altri studi dovranno dimostrare l’attività di questi nutraceutici sulle funzionalità cardiache.

Coenzima Q10 e prevenzione cardiovascolare

Tra questi principi attivi riceve sempre maggiore attenzione il coenzima Q10, molecola presente in tutto l’organismo e particolarmente abbondante nel cuore. La sua azione, simile a quella di molte vitamine, contribuisce a rifornire di energia le cellule. Studi sempre più numerosi ne mostrano potenzialità nella prevenzione di:

  • disturbi cardiovascolari
  • diabete
  • malattia di Parkinson

L-carnitina e infarto

Maggiori studi disponibili anche sulla L-carnitina: in particolare una revisione di 13 studi pubblicato sui Mayo Clinic Proceedings ha dimostrato che l’aggiunta di questa sostanza alle normali terapie prescritte nella fase acuta di un infarto miocardico sembra avere un effetto protettivo nei confronti del cuore, riducendo:

  • mortalità
  • aritmie ventricolari
  • sintomi dell’angina pectoris

La vitamina D protegge il cuore dell’anziano

Discorso analogo per la vitamina D: una sua carenza è associata a un peggioramento nelle persone colpite da infarto con maggior rischio di complicanze e incremento della mortalità a un anno di distanza dal ricovero. A spiegarlo è uno studio pubblicato su Medicine da ricercatori del Centro cardiologico Monzino di Milano secondo il quale 8 pazienti su 10 presentano una carenza di questa vitamina.

Già altre indagini avevano mostrato una correlazione tra deficit di vitamina D e ipertensione. Tuttavia questo studio mostra come questa carenza sia particolarmente evidente negli anziani, non a caso i soggetti più fragili sotto il profilo cardiovascolare.

Fonti
– Cicero AF, Colletti A. “Nutraceuticals and dietary supplements to improve quality of life and outcomes in heart failure patients”., Curr Pharm Des. 2017 Jan 24
– “6 Supplements for Heart Health”, WebMD, Reviewed by Melinda Ratini, DO, MS on June 01, 2018, https://www.webmd.com/vitamins-and-supplements/supplements-heart-healthy#1
– JJ DiNicolantonio, “L-carnitine in the secondary prevention of cardiovascular disease: Systematic review and meta-analysis”, Mayo Clin Proc 2013; DOI: 10.1016/j.mayocp.2013.02.007
– De Metrio M et al., “Vitamin D plasma levels and in-hospital and 1-year outcomes in acute coronary syndromes: a prospective study”, Medicine (Baltimore), 2015 May;94(19):e857. doi: 10.1097/MD.0000000000000857