La gravidanza appare una fase particolarmente critica dal punto di vista dell’integrazione alimentare: durante i mesi di gestazione la dieta incide infatti in modo determinante sulla salute della madre così come su quella del feto. È consigliabile quindi che in gravidanza ogni donna consulti il proprio medico di fiducia per individuare le integrazioni da apportare all’alimentazione, in particolare per quanto concerne acido folico (folati) e omega 3.

Perché assumere folati in gravidanza

Le linee guida internazionali consigliano in gravidanza un apporto giornaliero di acido folico pari a 400 microgrammi. Questi nutrienti hanno dimostrato di essere molto utili per prevenire nel feto:

  • difetti del tubo neurale, ovvero spina bifida e anencefalia
  • varie complicanze gravidiche
  • malformazioni congenite

Gli alimenti particolarmente ricchi di acido folico sono:

  • vegetali a foglia larga
  • fegato
  • agrumi
  • legumi
  • pane integrale

In aggiunta alla normale dieta, la donna in gravidanza può consumare alimenti arricchiti o supplementi dietetici contenenti folati.

Attenzione! La supplementazione dovrebbe essere iniziata molto precocemente, se possibile anche già da tre o quattro settimane prima del concepimento.

L’importanza degli omega 3 in gravidanza

Secondo una recentissima Cochrane Systematic Review, una più alta assunzione di acidi grassi a lunga catena omega 3 durante la gravidanza sarebbe associata a un ridotto rischio di:

  • gravidanze pretermine
  • morte perinatale
  • basso peso alla nascita
  • necessità di cura presso reparti neonatali

Come noto, Cochrane è un’associazione di volontariato britannica che effettua revisioni sistematiche della letteratura e metanalisi che aiutano il medico nelle sue scelte di pratica clinica attraverso l’impiego della evidence based medicine. In questo caso, è stata effettuata una revisione di ben 70 trial clinici randomizzati e controllati che hanno coinvolto oltre 19mila donne in gravidanza. I solidi dati emersi ci consentono di consigliare, nelle donne a rischio di parto pretermine, un’assunzione maggiore di grassi omega 3 sia attraverso l’alimentazione che per mezzo di supplementi nutrizionali dedicati.

Fonti
– Cai C., et al., “Association of neural tube defects with maternal alterations and genetic polymorphisms in one-carbon metabolic pathway”, Ital J Pediatr. 2019 Mar 14;45(1):37. doi: 10.1186/s13052-019-0630-1.
– Middleton P., “Omega-3 fatty acid addition during pregnancy”, Cochrane Database Syst Rev. 2018 Nov 15;11:CD003402. doi: 10.1002/14651858.CD003402.pub3