I disturbi funzionali gastrointestinali interessano fino al 20 per cento della popolazione pediatrica e sono stati recentemente riclassificati, secondo i nuovi Criteri Roma IV, come disturbi correlati all’asse cervello-intestino caratterizzati da sintomi gastrointestinali causati da:

  • disturbi della motilità
  • ipersensibilità viscerale
  • alterata funzione immune e mucosale
  • alterazioni del microbiota intestinale

I disturbi gastrointestinali del bambino

I disturbi che più comunemente colpiscono la salute gastrointestinale del bambino sono rappresentati da:

  • coliche del lattante
  • diarrea da utilizzo di antibiotici
  • rigurgito
  • dolore addominale funzionale
  • stipsi ostinata

In questi casi, l’approccio dietetico associato all’utilizzo di probiotici ha dimostrato una certa efficacia. In particolare l’utilizzo dei probiotici si è dimostrato utile nel ridurre sia la durata della sintomatologia che l’intensità del dolore.

Quali probiotici usare nei bambini

Secondo una metanalisi pubblicata su Plos One nel 2015, i probiotici, e in particolare Lactobacillus reuteri DSM 17938, si sono dimostrati utili a diminuire la durata e l’intensità dei sintomi in bambini con colica del lattante. Una recente revisione sistematica della letteratura ha inoltre dimostrato che i probiotici sarebbero utili nel ridurre la diarrea associata dall’utilizzo degli antibiotici in età pediatrica, soprattutto per le specie Bacillus, Bifidobacterium, Clostridium butyricum, Lactobacilli, Leuconostoc cremoris, Saccharomyces e Streptococcus, anche variamente associati tra di loro.

Alcuni ceppi di probiotici, anche in associazione a una dieta ricca di fibre, possono caratterizzare la composizione del microbioma intestinale e quindi modulare la risposta immunitaria.

La dieta contro i disturbi intestinali funzionali

D’altro canto, è anche vero che il tipo di alimentazione può esercitare un effetto negativo in corso di disturbi gastrointestinali. Infatti, è noto da molto tempo che la dieta, tra molti altri fattori, può influenzare la gravità dei sintomi dei disturbi funzionali gastrointestinali.

Oltre il 90 per cento dei pazienti identificano un alimento o un gruppo di alimenti che peggiorano sistematicamente la propria condizione clinica, tra i quali:

  • cibi piccanti
  • fritti
  • bevande gassate
  • alcune verdure

Attenzione! Questo porta spesso a diete di eliminazione non supervisionate da clinici, che in alcuni casi estremi possono anche condurre a deficit nutrizionali.

Dieta low-Fodmap, anche nella popolazione pediatrica?

Alcuni recenti trial clinici sostengono che una dieta povera in fibre e con associata e controllata restrizione di oligosaccaridi, disaccaridi e monosaccaridi fermentabili (dieta low-Fodmap) è in grado di ridurre la sintomatologia dolorosa, migliorando la consistenza delle feci in pazienti con sindrome dell’intestino irritabile e stipsi ostinata. Tuttavia la qualità dell’evidenza è ancora bassa a causa dell’elevata eterogeneità tra gli studi: quantità di fibre utilizzata, tipi di carboidrati eliminati, associazione con probiotici, età dei partecipanti, definizione della patologia in esame.

Fonti
– Pensabene L., Tarsitano F CM, “Approccio al bambino con disturbi gastrointestinali funzionali”, Prospett Pediatr 46:276–289, 2016
– Xu M, Wang J, Wang N, Sun F, Wang L, Liu X-H, “The Efficacy and Safety of the Probiotic Bacterium Lactobacillus reuteri DSM 17938 for Infantile Colic: A Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials”. PLoS One 10:e0141445, 2015
– Chumpitazi BP, Weidler EM, Lu DY, Tsai CM, Shulman RJ, “Self-Perceived Food Intolerances Are Common and Associated with Clinical Severity in Childhood Irritable Bowel Syndrome”, J Acad Nutr Diet 116:1458–1464, 2016