Di prevenzione cardiovascolare si parla tanto, ma non sempre a proposito. Il problema è sempre più sentito con l’invecchiamento della popolazione, ma non è affrontato nel modo corretto: «Il termine stesso è impiegato un po’ ovunque, ma alle parole non sempre seguono interventi adeguati», dice a Nutraceutici.eu Massimo Volpe, ordinario di cardiologia alla Sapienza di Roma e presidente di Siprec, Società italiana per la prevenzione cardiovascolare.
«Si potrebbe fare prevenzione a costo zero sensibilizzando il cittadino e il medico di base. Ad esempio aumentando il costo delle sigarette o dando impulso alla mobilità a piedi nelle città»
Siprec e la sensibilizzazione alla prevenzione
È in quest’ottica che si inserisce il tema, caro a Siprec, della prevenzione attraverso l’alimentazione. Proprio quest’anno la società ha pubblicato un documento di consenso sui nutraceutici: «Ogni anno Siprec produce un paio di documenti ufficiali monotematici: ci siamo occupati di inquinamento, di vaccini e di colesterolo, ad esempio. Con questa nuova guida vogliamo fare chiarezza su un tema dibattuto, ma su cui c’è ancora confusione». Volpe fa riferimento all’abbondanza di disinformazione sui nutraceutici, ma anche al caos tra contenuti scientifici e commerciali.
Documento di consenso sui nutraceutici
Il tema degli integratori alimentari è di moda: questo spinge le aziende a mettere sul mercato prodotti la cui collocazione non è sempre chiara: «Bisogna poter individuare un confine chiaro tra nutraceutico, integratore e farmaco», dice Volpe
Controllo della glicemia con gli integratori alimentari
Prevenzione e nutraceutica è un binomio che il documento Siprec, realizzato con il supporto non condizionato di Alfasigma e Ibsa, affronta sotto vari aspetti: dalla medicina dello sport alle dislipidemie e disglicemie fino alla salute ginecologica e a quella intellettiva. Senza dimenticare il tema ipertensione affrontato in un intervento ospitato nel documento da Giuseppe Mulè dell’Università degli Studi di Palermo.
Il numero stimato a livello mondiale di pazienti affetti da ipertensione arteriosa nel 2015 è stato di 1,13 miliardi e si prevede che aumenterà del 15-20 per cento nel 2025, toccando un numero prossimo a 1,5 miliardi di persone
Il medico sa prescrivere nutraceutici?
Il tema dell’informazione al medico, in tema di nutraceutici, è infatti ancora centrale per Siprec: «Un nutraceutico può avere un impatto importante sui livelli di colesterolo», conclude il presidente, «ma non può sostituire una statina: ne può consentire però un controllo del dosaggio».
«Il documento ha avuto un buon riscontro mediatico e una buona accettazione anche da parte dei colleghi»
Gli specialisti hanno infatti le competenze per comprendere il valore dell’integrazione alimentare, ma non sempre – nemmeno in ambito clinico – circolano informazioni precise e fondate su studi attendibili.